ANC Segrate

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giovedì 21 agosto 2014

nuova dottrina della Chiesa



Nella sua ultima intervista, durante il ritorno dal viaggio in Corea, papa Bergoglio ha affermato un concetto nuovo:

“il diritto dell'aggressore a essere fermato affinché non continui a fare del male”

Un modo nuovo e realistico di presentare la tradizionale dottrina del perdono e dell'amore del nemico: amare il nemico, in fin dei conti, significa metterlo nella condizione di riconoscere le proprie colpe e smettere di fare il male. Con ciò gli si dimostra che lo si ama. Si vuole la sua salvezza, non la sua rovina.

Ricordiamo inoltre un pensiero del filosofo francese Blaise Pascal:

"È un crimine tanto disturbare la pace quando la verità prevale, quanto è un crimine mantenere la pace quando la verità è violata. C’è quindi un tempo in cui la pace è giustificata e un altro tempo in cui non è giustificabile. Perché sta scritto che c’è un tempo per la pace e un tempo per la guerra ed è la legge della verità che li distingue. Ma in nessun momento c’è un tempo per la verità e un tempo per l’errore, poiché è scritto che la verità di Dio durerà per sempre. Ecco perché Cristo ha detto che è venuto per portare la pace e allo stesso tempo che è venuto per portare la spada. Ma non dice di essere venuto a portare sia la verità che la menzogna".
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2 commenti:

  1. Sant'Agostino: " si fa la guerra per raggiungere la pace "

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  2. "Quando gli fu chiesto quale virtù fosse migliore fra coraggio e giustizia, disse che il coraggio non serviva a niente in assenza della giustizia; d'altra parte, se tutti fossero stati giusti, non ci sarebbe stato nessun bisogno del coraggio.“

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